Cappella di Sant’Anna

La Cappella di Sant’Anna a Tovo San Giacomo, situata nel rione della Biringhiera, sorge sulla sponda destra del torrente Maremola, circondata da un ambiente naturale caratterizzato da tre imponenti cipressi secolari che dominano il sagrato. Dipendente dalla parrocchia di San Giacomo, questa cappella ha una facciata semplice ma elegante, con profilo a capanna sormontato da un timpano triangolare. Due sottili lesene bianche incorniciano l’ingresso centrale, affiancato dalle tipiche “finestre del perdono”. Più in alto, una finestra a lunetta e una nicchia contenente un affresco raffigurante Sant’Anna completano il disegno della facciata. Una breve rampa acciottolata conduce all’ingresso, enfatizzando l’accesso raccolto e solenne della struttura.

L’interno della cappella è sobrio e lineare, con un’aula unica a pianta rettangolare coperta da una volta a botte lunettata. Il presbiterio, leggermente sopraelevato rispetto all’aula, è scandito da lesene e ornato da finestre che illuminano l’ambiente in modo armonioso. Dal coro, che si trova nel presbiterio, si accede alla sacrestia, coperta da una volta a crociera. L’imposta della volta è segnata da una cornice modanata, che si prolunga fino all’abside, creando una continuità architettonica elegante. Le decorazioni sono ridotte al minimo, concentrandosi sulla pala d’altare e sulla statua lignea processionale di Sant’Anna, che rappresentano i principali elementi artistici all’interno della cappella.

Costruita tra il 1630 e il 1634, come documentato dal canonico Paneri nel “Sacro e Vago Giardinello”, la cappella è un esempio di architettura sacra rurale. Il campanile a vela a tre luci, costruito di recente, è una tipologia tipica della zona del Pietrese, che richiama il modello del campanile della cappella di Santa Libera a Giustenice. La cappella ha subito un importante restauro nel 1984, durante il quale è stato rifatto parzialmente il tetto, restaurata la facciata e riparato il cornicione pericolante. Questi lavori hanno riportato la chiesa alla sua piena bellezza, permettendo alla comunità di continuare a celebrare il culto di Sant’Anna in un ambiente curato e spiritualmente accogliente.