L’Oratorio della Maddalena si erge accanto alla chiesa parrocchiale di San Martino, con cui condivide orientamento e molte caratteristiche architettoniche. Nato nel XVI secolo come oratorio di confraternita, l’edificio fu ristrutturato nel corso del Seicento, conservando l’impianto barocco che oggi lo contraddistingue. Nel 1957 subì un importante restauro, che ne preservò l’integrità e lo rese ancor più significativo per la comunità locale. Dal 1958, infatti, l’oratorio è noto anche come **Santuario di Maria Madre e Regina (Regina Mundi)**, divenendo un importante luogo di culto mariano.
La facciata dell’oratorio ha un profilo a salienti, con la parte centrale più alta rispetto alle sezioni laterali, ed è scandita da eleganti lesene con capitelli corinzi. Sopra il portone d’ingresso si trova un affresco raffigurante Santa Maria Maddalena, mentre più in alto una finestra trilobata illumina l’interno. Il prospetto destro è arricchito dalla tomba della famiglia Cucchi, un capolavoro scultoreo realizzato con la caratteristica Pietra del Finale, un esempio del virtuosismo locale. Il sagrato dell’oratorio, affacciato su un panorama mozzafiato che si estende fino all’Isola Gallinara e Capo Mele, offre una vista privilegiata sulla costa ligure.
L’interno dell’oratorio è sobrio ma raffinato, con una navata unica divisa in due campate coperte da volte a vela. Il presbiterio, leggermente sopraelevato rispetto all’aula tramite gradini, si apre in un’abside semicircolare coperta da una semicupola. La decorazione interna, arricchita durante il restauro del 1957, si distingue per i motivi vegetali dipinti a pennello che adornano la volta e per il cromatismo delicato che richiama lo stile rococò. Particolarmente suggestiva è la statua della **Madonna Regina con Gesù e angeli**, opera di Luigi Santifaller di Ortisei, collocata durante il restauro. Successivamente, il figlio dell’artista realizzò altre quattro statue, raffiguranti Santi Gioacchino e Anna, Gesù e San Giuseppe. Il presbiterio, tinteggiato in un verde acqua tenue, è arricchito da quattro lesene bianche che conferiscono eleganza alla parete dell’abside. Anche il grande altare, a tre gradini portacandelieri, riprende le stesse tinte pastello, armonizzando l’intero spazio liturgico.
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